
Come fanno i grandi brand a costruire campagne pubblicitarie di successo, spesso in serie, senza sbagliare un colpo? E soprattutto, vorresti lo stesso per il tuo business? Scopri come.
Dare delle regole valide in ogni caso e per tutti non è semplice. E neppure corretto. Il contesto storico, economico, sociale influenza la costruzione di campagne pubblicitarie di successo, così come la storia dell’azienda, il suo impianto valoriale, l’area geografica in cui si andrà a comunicare, il media utilizzato.
E allora, perché si parla di “segreti”? E’ un titolo fuorviante per catturare la tua attenzione? No.
Ci sono dei passaggi che vanno sempre seguiti se si vuole cogliere nel segno.
E non sempre l’obiettivo deve essere l’effetto wow, la sorpresa dell’utente finale, il mistero da svelare passo per passo, la metafora portata all’eccesso.
La creatività deve essere a servizio della creazione di campagne pubblicitarie di successo in maniera intelligente: le forzature conducono sempre all’errore.
Un vademecum “flessibile” per campagne pubblicitarie di successo
Affermare di sapere come si fa a creare campagne pubblicitarie di successo potrebbe essere presuntuoso.
Bobble può dirti come si lavora all’interno di questa agenzia: anche perché, quando deciderai di passare dalla teoria alla pratica e ti rivolgerai a noi, sarai già informato dei passaggi!
Ebbene sì, perché per prima cosa ci vuole un’ottima collaborazione tra creativi e clienti.
Maggiore è la conoscenza che si ottiene in fase di brief iniziale, di colloquio con chi commissiona il lavoro e più elevata sarà fin da subito la capacità di immaginare la giusta strada da seguire.
Quindi, massima condivisione delle informazioni riguardanti il brand, il prodotto/servizio da spingere, il target di riferimento, il mercato da approcciare.
A questo punto inizia il nostro lavoro. Che non è, come si potrebbe immaginare, subito quello di metterci a disegnare bozzetti e storyboard o a produrre headline e claim. Fondamentali, certo, ma secondari.
Per quanto possa sembrare tutt’altro che creativo, la prima fase implica uno studio attento:
- Su quali media comunichiamo?
- Creiamo una campagna teaser o affidiamo tutto lo storytelling ad un solo cartellone pubblicitario/video/spot?
- In che periodo dell’anno facciamo uscire la campagna? Quanto tempo prima del lancio del nuovo prodotto/servizio/linea?
Una volta affrontata questa fase preliminare si può passare al vero e proprio lavoro creativo: trovare l’idea originale e comunicarla in modo che non possa passare inosservata.
Spazio alla creatività
Una regola che qualsiasi pubblicitario conosce è: suscitare emozioni.
Per ottenere l’attenzione di una persona, devi puntare su un “nervo scoperto”: la campagna pubblicitaria deve distogliere la mente dai suoi 100 pensieri e di fissarla su di sé. L’unica arma che ha per farlo è scovare le emozioni e catturarle.
Questo vale tanto per la parte testuale che per le immagini. Essere suggestivi senza essere banali.
È sempre meglio suscitare emozioni positive? Dipende. Negli ultimi anni molte correnti di pensiero consigliano di puntare sulla paura, di comunicare una sorta di potere salvifico che si otterrà solo facendo una determinata scelta. Ancora una volta va analizzato il contesto.
Va posta molta attenzione anche al tono del messaggio che si andrà a realizzare, tanto da un punto di vista grafico che testuale. Molto dipende sia dal target di riferimento che dalla brand identity del cliente: la coerenza del messaggio risulta fondamentale.
Un altro aspetto sul quale puntare per creare campagne pubblicitarie di successo è la capacità di fare in modo che chi guarda possa identificarsi in ciò che vede/ascolta: o perché riconosce sé stesso in quella situazione o perché è qualcosa che vorrebbe ottenere/raggiungere.
Ora, ecco un esempio.
Hai mai sentito parlare dei premi Cannes Lions? Ci sono diverse categorie di comunicazione pubblicitaria e, per ognuna, viene decretato un vincitore.
Nella categoria “Strategia Creativa” quest’anno a trionfare è stato lo spot di Volvo “L’iniziativa Eva”. Una campagna sulla sicurezza stradale rivolta in modo particolare alle donne: dai dati analizzati da Volvo, sono loro a farsi più male perché i manichini usati normalmente per i test hanno parametri maschili.
Guardati questo minuto di video e, alla luce di quello che hai letto, capirai da solo perché questo può a pieno titolo essere inserita nel novero delle campagne pubblicitarie di successo: